
Si chiamava Marta a proposito, mi è rivenuto in mente che qualche tempo fa durante un LibriCome io e un mio amico, Fabrizio Gabrielli, ragionavamo sulla grande quantità di occorrenze del nome Marta usato come pseudonimo, come in questo caso. Io non ho detto niente ma mi è comunque sembrato interessanteora vive a Londra col ragazzo, uno dei miei migliori amici del liceo con cui è fidanzata da anni con una serietà che da lei non mi sarei mai aspettato. Nel momento in cui Henriette se ne va Giacomo diventa Casanova. Rimasi in camera e passai uno dei giorni più tristi della mia vita. A un certo punto, su uno dei vetri delle due finestre scoprii una scritta.
Lo amo ancora e per me sarà sempre il mio patato. E non vuole lasciarmi. Ma io vivo nel terrore di perderlo. Lho incontrato e per lui ho rotto il mio matrimonio quando vivevo in america. Lo amo, lo amo che mi scoppia il cuore, io che ero sempre cosi incerta di tutto e tutti, lo amo come non credevo fosse possibile.
Voglio essere la tua migliore amica, voglio essere la persona a cui chiederesti un consiglio se ti trovassi di fronte a un problema, quella affinché coinvolgeresti se finissi in qualche grande casino per aiutarti a tirartene all'aperto, quella che sai che potrebbe toglierti un peso. Voglio essere per te la persona con cui parli di tutto, quella con cui ti sfoghi, quella con cui vuoi superare le tue paure, quella a cui fai vedere il lato a cui nessuno mostri mai perché a te non piace e hai paura della conservatorismo altrui. Voglio essere la persona affinché chiami alle tre di notte un'estate perché hai voglia di vederla e di farti un giro con ella, voglio essere quella che di pomeriggio ci prendi un gelato e la notte ci fai l'amore e, perché no, anche la mattina, dopo banchetto, di sera, all'alba, al tramonto, sempre. Voglio essere quella con cui studi, quella con cui scherzi su battute idiote e quella con cui parli fino alle quattro di notte perché non riesci a smettere. Voglio individuo quella a cui dedichi poesie, quella a cui scrivi lettere d'amore, quella che porti nei musei d'arte e che baci di fronte al quadrato più bello, quella che porti al cinema e ai concerti, e allo stesso tempo voglio essere la stessa con cui vai a comprare il cibo peggiore della terra e lo mangi con lei sul divano finché guardate i programmi più ignoranti alla televisione insieme. Voglio essere la individuo che accompagni la sera a abitazione, quella con cui vai alle feste e quella che ti fa arridere fino alle lacrime. Quella che ti stravolge e ti migliora, quella affinché ti fa arrabbiare, e allo identico tempo quella che ti da armonia e calma. Quell'unica persona di cui ti fidi, che ti fa compiacersi di piacere fino allo sfinimento, quella con cui fai il gioco del solletico e poi ci fai la lotta dei cuscini. Voglio essere la persona che ti sa consolare, quella che sa premere i bottoni giusti che ci sono dentro di te e smuovere la malinconia, trasformarla in vita e farti sognare.