
Quattro puntate, narrate da Giancarlo Magallidurante le quali i ragazzi faranno un salto temporale nel e vivranno in un vero e proprio collegio, con i severi metodi di insegnamento del tempo e sotto la guida di attentissimi docenti. Ecco chi sono i protagonisti. Gioca a calcio; Federico Nobile, 14 anni, di Firenze. Da quando ha lo smartphone ha iniziato ad andare male a scuola. Non vivrebbe senza videogiochi e lacca: se i suoi capelli non sono perfetti preferisce indossare un cappello.
La foto per il National Geographic[ cambiamento modifica wikitesto ] Nel il fotografo statunitense Steve McCurry, giunto sul subcontinente asiatico per documentare gli effetti distruttivi del monsone ed il fascino delle ferrovie indiane, fu contattato dalla compilazione del National Geographic che gli propose di scattare un fotoreportage nei vari campi di profughi allestiti lungo la frontiera afgano-pakistana. Pur subendo pesantemente le conseguenze del conflitto bellico contro l'invasione sovietica ne è prova la quantità di feriti che accorrevano giornalmente negli ospedali organizzati della Croce Rossa , i rifugiati continuavano stoicamente le esse vite. Entrato, e ricevuta l'autorizzazione per fotografare le alunne dall'insegnante, fu adesso colpito dallo sguardo magnetico ed ambiguo di una delle ragazzine: «Mi accorsi subito di quella ragazzina [ Aveva un'espressione intensa, tormentata e uno espressione incredibilmente penetrante - eppure aveva abbandonato dodici anni. Siccome era molto timida, pensai che se avessi fotografato avanti le sue compagne avrebbe acconsentito più facilmente a farsi riprendere, per non sentirsi meno importante delle altre» Steve McCurry Nella classe si respirava un'atmosfera molto rilassata e informale. Erano tutte giovanissime e facevano quello che fanno tutti gli scolari del mondo, correvano, facevano chiasso, strillavano e alzavano un sacco di polvere. Ma quando ho cominciato a fotografare Gula, non ho sentito e visto più nient'altro.
Sospesi alunni in una media del Cuneese: foto di prof e compagni sui social con ritocchi e insulti sessisti Immagini scattate durante la dad e in classe. La preside: Amareggia affinché nessuno l'abbia segnalato 10 Giugno 2 minuti di lettura Hanno scattato fotografia di nascosto a insegnanti e compagni, durante la dad o in ambiente, pubblicandole poi sui gruppi social modificate con scopi denigratori e accompagnate da parolacce, insulti, allusioni sessuali. Poi aperto molti di loro si sono giustificati dicendo era solo per ridere, è tutto uno scherzo. Una vicenda affinché fa discutere non solo Caraglio, nel Cuneese, dove la dirigente di una scuola media, Raffaella Curetti, e la maggioranza del collegio docenti ha ritenuto indispensabile e non procrastinabile deliberare per la sospensione delle lezioni per tutte le 12 classi, circa alunni. Lezioni sospese ma ragazzi tenuti adandare a scuola per una giornata in cui, invece di arte, matematica, italiano e musica, dovevano riflettere su quanto costruito e sulle responsabilità anche legali dei gesti. Il nostro è un adesione educativo, nessuno di loro sarà bocciato per questo o è rimasto a casa. Al massimo inciderà sul fioretto in condotta per eventuali responsabili della pubblicazione.